La piaggia Articoli in salita

IL CENTENARIO DELLA FACI

Un reperto fotografico eccezionale: il Congresso internazionale di Parigi del 17 Aprile 1931; si distingue molto bene la figura dell’Orlandi, il secondo a destra dopo l’oratore
Convegno di Praga – 1929 L’Orlandi è il penultimo a destra, a sedere
Una riunione della Faci: al centro mons. Orlandi (con i capelli bianchi)
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Correva l’anno 1916, per l’esattezza il 17 novembre, data in cui Mons. Nazareno Orlandi, fondatore nel 1906 del Ricreatorio Pio II al Costone, dette vita a un’altra delle sue importanti opere: la F.A.C.I., Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia, una sorta di ‘Sindacato’ dei Preti, anche se lo stesso Orlandi ammoniva tutti quanti nel definirlo tale, in quanto a quei tempi il Sindacato era visto come un ‘organismo da comizi’. In precedenza, sin dal 1908, da più parti si era cercato di dare vita a una simile organizzazione, ma i vari tentativi non erano mai decollati. Fu proprio l’Orlandi, senese di nascita, contradaiolo del Nicchio (nacque in Fieravecchia il 7 febbraio del 1871), con la sua meravigliosa mente costruttiva, a realizzare definitivamente l’ambizioso progetto che aveva come scopo primario la difesa dei diritti del Clero. L’iniziativa fu accolta con entusiasmo dall’allora Arcivescovo di Siena Prospero Scaccia e proprio a Siena, al Costone, nacque la prima sezione della Faci; da lì a poco furono presi i primi contatti con le altre associazioni diocesane esistenti. Vescovi e sacerdoti aderirono da ogni parte d' Italia, primo fra tutti il Cardinale Maffi, sotto il pontificato di Benedetto XV. Nel Gennaio 1917 avevano aderito 149 Diocesi e la Federazione fu riconosciuta pure dalla S. Congregazione del Concilio. Si arrivò così al I Congresso di Pisa nell'ottobre dello stesso anno, nel quale l’Orlandi lesse una relazione sul lavoro svolto. Don Orlandi nonostante le ripetute riluttanze e dinieghi fu chiamato dal Cardinale Maffi e dal Congresso a ricoprire il ruolo di Vice Presidente che tenne sino al giorno della sua scomparsa avvenuta il 7 agosto del 1945. Nel 1918 fu steso lo Statuto, nel ’19 fondato il Bollettino Ufficiale ‘l’Amico del Clero’ che prosegue tutt’oggi le pubblicazioni, dopodiché si dette inizio allo svolgimento di tutta una complessa fioritura di attività. Fra le più importanti conquiste, quella sugli aumenti di congrua e sull'aumento alle prebende canonicali e ai Vice Parroci, sulla revisione della legislazione ecclesiastica tributaria. Ebbe contatti con vari Ministeri a Roma, sempre per perorare la causa del Clero, con la presentazione di memoriali e, da bravo giornalista-pubblicista, con una campagna di stampa veramente magistrale e insuperabile, articoli che vengono conservati nell’Archivio storico del Costone. Nel 1926 fu pubblicato un decreto legge che accolse gran parte delle sue richieste. Ma l’attività dell’Orlandi in favore del Clero non si fermò qui, anzi superò i confini di Stato, espandendosi a livello europeo. Nell’agosto del 1923 fu invitato a Costanza, in Germania, a partecipare a un Congresso Internazionale delle Opere Cattoliche, dove gettò le basi di una orga-nizzazione internazionale del Clero, all’interno della quale ricoprì il ruolo di Segretario. La sua azione fu instancabile, con visite a Lugano, Lucerna, Basilea, Como, Vienna, Praga, Monaco di Baviera, Parigi. Anche qui si occupò in primis della difesa tributaria, della consulenza legale in genere, dall'istituzione di Casse pensioni per il Clero, sino alle grandi opere: le Case per il Clero di Massa e Montecatini, il Sanatorio di Vigne di Arco in Trentino, i padiglioni per gli ammalati di mente, e la Fraternitas, un centro di residenza per gli anziani. A distanza di 100 anni, la Faci prosegue nella sua opera; attualmente è presieduta da don Francesco Scalmati, nominato da Papa Francesco nel febbraio scorso.
Roberto Rosa 

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