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Ricordo di Osvaldo Bonelli

Osvaldo Bonelli con la bandiera del Costone
Osvaldo Bonelli
I Costoniani in visita a Simignano, Osvaldo Bonelli e' il primo in piedi da sinistra
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CI HA LASCIATI OSVALDO BONELLI, PER TUTTI BADDIO, CHE AVEVA NEL SANGUE, SIENA, LA SELVA, IL COSTONE
Osvaldo Bonelli, selvaiolo e costoniano di antica memoria, amichevolmente chiamato da tutti “Baddio”, è spirato nel pomeriggio di ieri 7 agosto, amorevolmente assistito dalla moglie e dalle figlie e dai parenti e amici più intimi. Il connubio Selva-Costone ha accompagnato Osvaldo Bonelli, classe 1930, per tutta la sua esistenza: in Contrada ha ricoperto moltissimi incarichi, fino a essere eletto nel biennio 83/84 priore; al Costone ha svolto ogni tipo di mansione. Temperamento gagliardo, uomo tenace dalla battuta pungente, amante degli aneddoti, battagliero come non mai, fu dipendente dell’Istituto Sclavo dove per lunghi anni intraprese la sua azione sindacale nella Cisl a fianco dei lavoratori. Baddio tra le tante passioni, ne coltivava una assai particolare: costruiva ogni genere di marchingegno, in particolar modo piste dei barberi meccanizzate; la più bella, immortalata anche in un servizio televisivo dedicato al Palio, attualmente è conservata presso il Palazzetto del Costone; ne regalò una anche al suo amico di sempre, don Vittorio Bonci, con il quale condivise sia nella Selva, sia al Ricreatorio, intensi momenti di storia senese e contradaiola. Tutto il popolo di Vallepiatta, strada in cui ha abitato, e quello del Costone, adesso lo piange con profondo cordoglio. Le esequie si svolgeranno nel pomeriggio di oggi, alle ore 17 presso l’oratorio della Selva, dove da stamani è stata composta la salma.
Roberto Rosa

Carissimi,
La notizia della morte del nostro fratello Osvaldo mi ha profondamente commosso.
Non si tratta della solita commozione di fronte alla mancanza di una persona cara. E vi assicuro che Osvaldo mi è stato sempre vicino con affetto fin dai primi passi del mio ministero sacerdotale come direttore del Costone e come correttore della Selva e la sua amicizia non è mai venuta meno specie nei momenti più difficili!
Ma la commozione di cui parlo nasce dalla consapevolezza che con Osvaldo viene meno un pezzo di storia della Selva e del Costone.
Sì, Selva e Costone un binomio inscindibile nella vita di Osvaldo.
L'appartenenza alla contrada, prima in ordine cronologico perché "dalla nascita", per Osvaldo era un tutt'uno con la sua vita di fede, incarnando così autenticamente lo spirito, le tradizioni e il valore della contrada. Spirito contradaiolo, senso civico e fede cattolica erano inscindibilmente fuse nella personalità di Osvaldo.
Proprio questa caratteristica lo ha reso "vero": attento a tutte le situazioni con quella vis polemica e con quella disponibilità alla novità che tutti ricordiamo. Uomo che ha partecipato attivamente alla vita della contrada, del Ricreatorio e della città rivestendo incarichi e responsabilità, ma sempre uomo del popolo. Attento agli
ultimi, vicino alla gente. Questa storia non deve passare! Osvaldo non vuole portarla dietro! Ce la vuole lasciare!
Vi invito tutti a custodire questa testimonianza di fede e di amore che Osvaldo ci ha dato quasi a "trattenere" quel pezzo di storia, perché non scorra invano ma continui a vivere nel nostro cuore, nella nostra vita.
don Giuseppe

Vorrei aggiungere solo un pensiero personale, da costoniano, a queste belle parole di don Giuseppe Acampa, anche se don Gaetano ha praticamente fatto un ritratto perfetto di Baddio.
Personalmente ho imparato molto da Osvaldo; è stato una di quelle persone che mi hanno fatto amare il Costone, e di questo lo ringrazio. Il suo carattere indomito, battagliero, polemico, ma dal forte effetto trascinante, lo ha contraddistinto nelle varie attività all’interno del Ricreatorio. Osvaldo ebbe la fortuna da giovanissimo di conoscere mons. Nazareno Orlandi, il fondatore del Costone, del quale conservava un grande ricordo. Osvaldo amava spesso raccontare aneddoti sulla vita costoniana, fra tutti quello assai triste dell’incidente di Simignano, sulla Montagnola senese, che vide coinvolti nell’agosto del 1945 i Giovani Esploratori del Costone, tre dei quali tragicamente perirono. Alcuni di quei giovani sopravvissuti all’incidente sono qui presenti e ricorderanno sicuramente.
Più volte sono stato con lui a visitare il luogo di quella sciagura e vi assicuro che di fronte a quella croce Osvaldo si commuoveva sempre; era uno di loro, che però l’aveva scampata. Il 7 agosto di quell’anno, moriva mons. Orlandi. Il 7 agosto di quest’anno Osvaldo ha lasciato la sua Contrada e il suo Costone. Sta a noi tutti ricordarlo con quello spirito fiero che ha contraddistinto la sua figura, magari raccontando ai nostri giovani, selvaioli e costoniani, i suoi aneddoti, così da tenerlo sempre in vita con il nostro pensiero.
Tutto il Costone si stringe in un forte e affettuoso abbraccio ai familiari di Osvaldo Bonelli, il nostro caro e unico Baddio.
Roberto Rosa

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