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Il punto della situazione in casa Costone - di Guido Carli

Questo mese la nostra consueta panoramica sul mondo costoniano si apre da un punto di vista insolito: non si può infatti che partire dalla splendida cavalcata delle ragazze dell’ADPF.
Il team di coach Petreni è stato la rivelazione di questo inizio di anno 2015 e cavalca, al momento di scrivere, una splendida striscia di sei vittorie consecutive: Ghezzano, Massa e Cozzile, Prato, Florence Basket, Galli e Sieci, procedendo a ritroso nel tempo, sono le “vittime” della squadra più in forma del campionato.
Anche la classifica, pur impedendo di coltivare sogni in chiave playoff, a questo punto strizza l‘occhio alle giocatrici senesi, che hanno operato una vera e propria scalata, passando dalla zona appena sopra i bassifondi a quella appena sotto le prime della classe e attestandosi in sesta posizione dopo aver scavalcato diverse avversarie, non ultima Ghezzano, sopraffatta nello scontro diretto.
Questi risultati sono, in generale, frutto della solidità di un gruppo che dà ampie garanzie di tenuta e, potendo contare su alcuni punti fermi, ha portato tutte le sue componenti ad un livello più alto ed omogeneo, come dimostrano le giovani promesse senesi, ormai divenute piacevoli conferme.
E’ proprio questo, come ci ha confidato lui stesso, uno dei principali motivi di orgoglio del coach, Duccio Petreni: “Sono molto soddisfatto del grande carattere dimostrato dalle ragazze: dove non siamo arrivati con la tecnica, lo abbiamo fatto con grinta e voglia messe in campo da parte di tutte le componenti, sia da chi gioca 1 minuto, sia da chi ne gioca 35 e questo mi rende orgoglioso delle mie giocatrici.” “Il girone di ritorno” prosegue “era fondamentale per noi, per dimostrare il nostro valore; alla fine dell’andata ci siamo confrontati tra di noi e da lì le cose sono cambiate: dopo due belle prestazioni, nelle quali però non abbiamo raccolto punti, non abbiamo più perso.”
Ad attendere l’ADPF ci sono ora gli ultimi tre appuntamenti di regular season, che si presentano tutt’altro che da prendere sotto gamba: da prima un ulteriore “scontro diretto” casalingo con Livorno, che precede immediatamente le costoniane in graduatoria, poi un’insidiosa trasferta sul campo di Pontedera ed infine l’ultimo appuntamento casalingo con Lucca, che occupa l’ultimo gradino del podio; questi test, fermi restando i grandi risultati che testimoniano la bontà del lavoro svolto fino ad ora e l’impossibilità di andare avanti nella post season, dato l’alto coefficiente di difficoltà, potranno certificare un salto di qualità definitivo da parte di Bozzi e compagne.
Posando l’occhio in casa AS Costone, si nota invece una squadra che tenta di riemergere da un periodo non semplice, in termini di condizione fisica e mentale, oltre che di risultati.
C’eravamo lasciati nell’ultimo numero parlando di una corazzata in rampa di lancio ed in forte ascesa, sospinta da una lunga serie di risultati, che non sembrava dare segni di scricchiolii e cedimenti. L’impressione è stata quella di una squadra che, come un pugile che preso il primo colpo, accusa e tarda a reagire, dopo essere incappata in una sconfitta inattesa contro Carrara in casa, non ha trovato da subito le giuste contromisure: da qui derivano la pesante debacle sul campo di Agliana, che ha scalzato i gialloverdi dal secondo posto tanto faticosamente conquistato e l’ingenua sconfitta di Livorno, figlia di scelte scellerate nel finale, quando la partita sembrava aver preso la giusta piega.
A rendere tutt’altro che semplici le cose ci si è messa poi anche la condizione fisica dei costoniani, che hanno dovuto rinunciare o schierare non al top importanti pezzi della squadra titolare, come Gambelli, Benincasa e Carnaroli.
Per fortuna i ragazzi di Pierfrancesco Binella hanno dato un bel segnale in una partita importante ed incerta come il derby con Poggibonsi: i giallorossi, che all’andata avevano severamente impegnato un Montepaschi rimaneggiato a causa delle squalifiche, sono stati sovrastati dal primo all’ultimo minuto, nonostante ancora una volta il Costone fosse sceso in campo in formazione rimaneggiata.
A dirci se effettivamente i gialloverdi sono usciti da questo passeggero momento di appannamento saranno le ultime cinque giornate di regular season, nelle quali è obbligatorio difendere un piazzamento tra le prime quattro della classifica: gli impegni, eccezion fatta per il big match casalingo contro Castelfiorentino, sembrano alla portata del Montepaschi ma nascondono innumerevoli insidie e saranno la prova del nove delle ambizioni di Bruttini e soci.

Guido Carli

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