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SerieC-Commento sul derby

A derby vinto tutti sotto lo striscione del Costone
Lo striscione del Costone maschile e femminile inaugurato in occasione del derby

Basket Serie C - Girone E
IL DERBY E' GIALLOVERDE
CONSUM.IT CON PIU' ESPERIENZA, CUS TROPPA IRRUENZA DIFENSIVA. ALLA FINE IL COMPUTO FALLI (30 a 12) PENALIZZA GLI UNIVERSITARI. DETERMINANTE PER IL COSTONE IL RECUPERO DEGLI INFORTUNATI SOLFRIZZI E BENINCASA, CHE ASSIEME A GAMBELLI SONO RISULTATI I MIGLIORI IN CAMPO.
di Roberto Rosa

Dopo il bis concesso nella scorsa stagione, la Consum.it Costone fa suo anche l'ultimo derby del 2010 sconfiggendo il Cus Siena in una gara tuttaltro che spettacolare, spigolosa, nervosa, dove le difese, e che difese!, hanno avuto sin dalle battute iniziali il sopravvento. Basti pensare che al termine della prima frazione il Costone aveva segnato la miseria di 4 punti, di cui 2 dalla lunetta, mentre gli ospiti erano riusciti a fare un po' meglio, segnandone 9; altro che "basket champagne", si è assistito ad un vero e proprio "basket lievemente gassato", dove gli attacchi sono risultati completamenti in balia dell'aggressività difensiva, soprattutto espressa dai ragazzi di coach Brunetti che fino all'intervallo hanno fatto vedere i sorci verdi (e gialli) a Cessel e compagni, incapaci quasi sempre di trovare soluzioni accettabili al tiro. <Abbiamo espresso un'ottima intensità difensiva, ma siamo stati penalizzati dai molti fischi arbitrali> commenterà a fine gara il tecnico degli universitari, il quale comunque si è dichiarato soddisfatto della prova dei suoi ragazzi: <Nonostante la sconfitta, colgo degli aspetti positivi di questo derby che ha vinto la squadra sicuramente con più esperienza, ma i miei ragazzi hanno dimostrato grande carattere e spirito di squadra.> Soddisfatto, per i due punti conquistati, meno per il gioco espresso, l'allenatore del Costone Andrea Zanotti: <Siamo entrati in campo contratti, nervosi, subendo fin troppo la loro pressione, ma abbiamo avuto il merito di crescere con pazienza, grazie anche a certe scelte difensive che ci hanno ripagato. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, come ogni derby lo è, l'importante è aver vinto.> La svolta della gara è avvenuta all'inizio dell'ultima frazione, dopo che la Consum.it era riuscita alla fine del terzo periodo nell'operazione di sorpasso sul 27-26; controsorpasso degli ospiti, dopodichè il Costone ha messo la testa avanti, senza più voltarsi. Determinanti i 5 errori consecutivi dalla lunetta (gli unici a disposizione degli universitari) che sul 31-28 potevano riagguantare il risultato; il break inferto dai costoniani (41-30) è stato risolutivo, grazie al filotto di Gambelli e la grande determinazione di Solfrizzi, recuperato in extremis e sicuramente tra i migliori in campo; buone anche le prove di Castri e dei play Bonelli e Benincasa. Tra le file degli ospiti, in evidenza il play Cerolini, tradito nel finale da un po' di nervosismo, in una gara comunque sempre corretta e leale. Da annotare infine, la coreografia di inizio gara che ha visto un nutrito gruppo di bambini e bambine del Minibasket della Fides accompagnare in campo la squadra gialloverde, mentre altri sfilavano con uno striscione di 15 metri, dedicato con “amore” al basket femminile e maschile del Costone.


COMMENTO SUL DERBY
di Guido Carli
A due giorni giorni dalla partita, giunto il momento di rituffarsi in una settimana di lavoro, l’analisi del derby di domenica lascia ai coach di Cus e Costone un bicchiere che senz’altro non può considerarsi del tutto pieno: Marco Brunetti ha sicuramente tratto indicazioni positive dall’atteggiamento dei suoi uomini, che ha saputo plasmare a sua immagine come una squadra grintosa, che non molla mai e che, nonostante l’eterogeneità in fatto di età ed esperienze, appare discretamente affiatata. Inoltre dal match i vari Bongioanni ed Ingrosso, tanto per citare due nomi di punta che si sono autoesclusi troppo presto dalla contesa, avranno molto da imparare: in una partita fin troppo tesa e spigolosa è prerogativa di un giocatore di tale importanza per la squadra, quale è la loro, quella di rimanere in campo il più possibile, senza cozzare scioccamente con le decisioni arbitrali, per quanto a tratti poco condivisibili esse possano apparire. Dalla loro i due giovani protagonisti, così come gli altri giovani interessanti messi in mostra dal Quid, hanno l’ età e il tempo di una stagione per maturare e liberare il proprio talento: il meglio per loro deve ancora venire.
Tuttavia, nonostante tutto quanto di buono gli ospiti abbiano espresso, il risultato finale non ha loro sorriso: la giovane età d’altro canto è sinonimo di poca esperienza, ed anche i più vecchi, vedi punti di riferimento come Salvadori o Sprugnoli, non sono stati all’altezza della difesa della Consum.it, allorché i padroni di casa hanno alzato l’ intensità. Brunetti a fine partita si è lamentato per la disparità nel conto dei falli fischiati (35 quelli del Cus, solo 12 quelli del Costone), ma la sensazione è che alla fine a spuntarla sia stata la squadra più forte, senza che nessuno le abbia regalato niente.
Andrea Zanotti, dal canto suo, ha in tasca il risultato e i due punti, ancora più importanti perché ottenuti al PalaOrlandi, roccaforte già violata dal blitz di Pontedera; lo staff gialloverde non può e non deve, in ogni caso, dimenticare come la vittoria è maturata: la Consum.it ha sofferto per oltre metà partita ed è venuta fuori nel momento in cui l’arroganza agonistica del Quid è stata smorzata dai fischi arbitrali e dalla stanchezza; questo ha permesso di chiudere meglio la via del canestro ed alzare, nell’altra metà campo, le percentuali, anche grazie ai contropiedi. Prima si era palesata la difficoltà nel costruire tiri puliti, consueta di questo inizio di stagione in casa, mista all’ impressione di una squadra legata ed imbambolata dalla tensione; a Montarioso sperano che questa rimonta abbia sgombrato le menti dei giocatori e che la macchina pilotata dalla coppia Zanotti e Cini possa tornare a funzionare alla perfezione, come ci ha abituato lo scorso anno.
MVP della contesa un Lorenzo Gambelli finalmente in grado si spaccare la gara dall’alto del suo talento: i suoi 7 punti nell’ultima frazione hanno colato a picco la barca cussina, ma l’ex Virtus è andato oltre, dimostrando di essere entrato appieno nel sistema di gioco e di essere pronto a portare sulle sue spalle il peso dell’attacco Consum.it.
Per chiudere ci fa piacere sottolineare la coreografia iniziale: alcuni bambini del minibasket della Fides sono entrati in campo con uno striscione, poi appeso dietro uno dei canestri, con la scritta “I love Costone”, mentre altri piccoli accompagnavano i “grandi” nella presentazione. In questo modo, prima della più attesa partita della stagione, la società ha voluto ribadire l’importanza centrale del suo settore giovanile, punto di partenza per i protagonisti dei derby di domani.

 

 


 

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