La piaggia Articoli in salita

SerieC1 - Carrara - Costone

LA MPV COSTONE SBANCA ANCHE CARRARA
Dopo partita agitato - Carrara non digerisce il colpo
 
Parlare di impresa è forse un po’ troppo riduttivo; quello compiuto dalla Montepaschi Vita Costone a Carrara è un vero e proprio miracolo. E i miracoli, fortemente rincarati ai giorni d’oggi, avvengono solo se ci si crede davvero. I due punti conquistati dalla squadra senese alle pendici delle Apuane (non ci sono rimasti bene i marmiferi che hanno assediato a lungo negli spogliatoi, arbitri e comitiva senese) hanno un peso specifico decisamente pesante: adesso la classifica, anche se le posizioni di coda non sono mutate, assume un aspetto diverso, con Firenze a soli 2 punti ed Orvieto a 4, mentre Follonica riesce a rimanere ancorata a quota 14 al Costone dei miracoli. Ma come è potuto accadere che una squadra, fino ad un mese fa alla ricerca totale di una propria identità, abbia messo a segno un doppio colpo in trasferta nel giro di una sola settimana, su due campi, prima quello di Orvieto, e poi questo di Carrara, considerati tra i più difficili di questo girone? Una risposta proviamo a darla: Daniele Ricci ed il suo vice Andrea Naldini, una volta ingaggiati, hanno iniziato a lavorare sodo, non solo sotto il profilo tecnico, cosa essenziale questa, ma anche curando in maniera quasi prioritaria l’aspetto psicologico. <E’ una squadra questa che non è abituata a soffrire - aveva sentenziato Ricci subito dopo la sua chiamata in trincea - che non riesce a sacrificarsi in difesa e che non esprime il carattere giusto nei momenti in cui conta tirare fuori le p…>. Beh, come dargli torto, visto che anche il suo predecessore, l’esonerato Tozzi, aveva lanciato lo stesso grido di allarme; ebbene, armato di tanta pazienza, dote non comune ad un impulsivo del suo rango, Ricci ha saputo ricostruire il morale ad una truppa rassegnata ormai alla sconfitta perpetua, rigenerando ogni singolo giocatore, con i risultati poc’anzi descritti. I supplementari giocati sul campo surriscaldato di Carrara, con un Niccolò Franceschini semplicemente stupendo (6/6 nei liberi e la bomba del definitivo vantaggio), con un Castri tornato prepotentemente alla ribalta (29 punti per lui) e con un Martina (20) che solo poche ore prima era impensabile immaginarlo in campo a causa di una forte lombalgia (bravi medico e massaggiatore), ci hanno finalmente consegnato una squadra che oltre alla testa ed alle capacità, sa mettere in campo anche il cuore. Queste partite soprattutto si vincono se il cuore te lo comanda, ed il Costone adesso, con questa ulteriore forza, guarda al futuro con rinnovate speranze.
 
Roberto Rosa
 
da La Nazione, 12 febbraio 2007

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